Goldorak: il ritorno francese di Goldrake

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Misteriosamente non è ancora stato pubblicato in Italia Goldorak, bellissimo volume francese del 2021 che contiene il proseguimento ufficiale delle avventure di  Atlas Ufo Robot, serie creata da Go Nagai in Giappone negli anni Settanta, anime che conquistò i cuori dei bambini europei dell’epoca. I 5 autori, gli sceneggiatori Xavier Dorison e Denis Bajram – quest’ultimo autore anche dei disegni insieme a Brice Cossu e Alexis Sentenac – e il colorista Yoann Guillo raccolgono l’eredità di Go Nagai e, in perfetta continuity con la storia realizzata negli anni Settanta, raccontano di come Actarus, alla guida del robot Goldrake, debba affrontare ancora una volta le terrificanti armate di Vega, protese nel loro ultimo disperato assalto alla Terra. I protagonisti sono cambiati, sono cresciuti e le loro motivazioni sono approfondite nella storia, che (oltre ad essere uno splendido omaggio alla serie classica) esplora con sapienza temi contemporanei, come ad esempio il destino dei rifugiati e la responsabilità della violenza perpetrata durante i conflitti.

Pag.44, il ritorno su Euphoria

Quando fu proiettato in Italia nel 1978, l’anime – primo cartone animato giapponese visibile sulle reti Rai – rivoluzionò il rapporto dei bambini con il medium televisivo, riscuotendo un successo immenso, tanto da trascinare perfino la colonna sonora realizzata all’epoca in vetta alle hit parade. La messa in onda fu seguita da polemiche e dibattiti di ogni tipo, da chi temeva le influenze nefaste di una narrazione così diversa e insolita sulle menti dei giovani telespettatori, e da chi diffidava apertamente di un prodotto realizzato da una cultura così distante dalla nostra. I 74 mitici episodi proiettati in Giappone dal 1975, poi trasposti quasi simultaneamente su carta da Gosaku Ota (mangaka recentemente scomparso) per la casa editrice Kodansha e importati in Italia su Rai 2 a partire appunto dal 1978, hanno sicuramente segnato l’immaginario giovanile dell’epoca in Europa, tanto che dopo 40 anni un manipolo di fumettisti francesi assai dotati ha deciso di realizzarne un seguito, con l’approvazione dello stesso Go Nagai.

Basta sfogliare il volume per capire che l’approccio cercato è assolutamente autoriale, ma non poteva essere diversamente, considerato anche il curriculum personale degli autori: Dorison è sceneggiatore esperto, autore di serie tradotte anche qui in Italia – come Long John Silver e il Terzo Testamento – e con collaborazioni in serie come Thorgal e XIII Mystery. L’autore completo Bajram, che si è occupato anche degli storyboard, è un vero esperto di fantascienza. Cossu, anagraficamente il più giovane, ha all’attivo anche un albo per Spirou & Fantasio insieme al consueto socio Sentenac. Si tratta insomma di un cast d’autori di tutto rispetto, che ha lavorato encomiabilmente in sincronia, come testimoniato dal ricco dossier finale contenente la storia dell’operazione e dei rapporti intrattenuti con lo stesso Go Nagai. I primi contatti con l’autore giapponese risalgono al 2016, con una prima lettera informativa e l’idea della storia, cui seguirono le ricerche visuali, le prime pagine tradotte in giapponese, la sceneggiatura e lo storyboard e le prove della copertina. A completare il dossier appare perfino una storia dedicata al personaggio realizzata da Bajram quando aveva 10 anni.

Il riassunto della storia è presto fatto: anni dopo la conclusione del conflitto che ha opposto la Terra e Vega, con Goldrake e la Pattuglia delle Aquile fondamentali difensori dell’umanità, le ultime armate di Vega decidono di compiere l’estremo tentativo di conquistare il Giappone, in modo da poter avere un territorio dove approdare dopo la distruzione del proprio pianeta. Ancora una volta sono Venusia e Alcor a cercare di opporsi al tentativo di invasione, dato che Actarus è incredibilmente prigioniero dell’esercito giapponese, che tenta di carpirgli i segreti di Goldrake per utilizzarli militarmente. Il principe Duke Fleed è in uno stato depressivo, a causa di quanto accaduto dopo essere tornato sul suo pianeta d’origine, quando si era abbandonato alla violenza contro i vegani per pura e semplice vendetta. Solo dopo un franco confronto con il suo padre adottivo – lo scienziato Procton – e il ritorno al suo fianco della sorella Phénicia (Maria nella versione italiana), riesce a tornare efficacemente in azione, in simbiosi con Goldrake, per l’ultimo confronto contro gli invasori vegani, una parte dei quali desiderosi anch’essi di porre fine al sanguinoso conflitto.

Pag.135: Va’, distruggi il male, va’!

A colpire durante la lettura è soprattutto il racconto del cambiamento che hanno subìto i personaggi negli anni intercorsi dalla fine della serie classica: Alcor è diventato uno spregiudicato uomo d’affari e Venusia un chirurgo, ma ritrovano entrambi ben presto il loro feeling passato con l’azione. Sono approfondite le motivazioni di tutti i personaggi: il rapporto tra Actarus e Procton, l’impensabile saggezza di Rigel che emerge con i suoi ricordi di guerra, e perfino degli invasori di Vega vengono messi in luce paure e aneliti. Actarus subisce più di una trasformazione, da difensore dell’umanità al ritorno sul suo pianeta nativo, dove deve fare i conti con il potere che dispone e la violenza che ne consegue: soltanto un ribaltamento completo della sua mentalità può portare alla tanto sospirata pace.

La lettura del volume è trascinante, si percepisce la passione degli autori per la serie che hanno seguìto da bambini ma a prevalere non è l’effetto nostalgia, bensì la visione più adulta delle tematiche già presenti in origine nelle storie originali, a partire dai turbamenti di Actarus. I disegni sono poi spettacolari, riuscendo a coniugare l’estetica dei robottoni mecha, imperniati sulla dinamicità, con l’eleganza e la raffinatezza tipiche delle migliori BD francesi, alternando le scene d’azione e di combattimento, con sequenze introspettive in cui emergono le caratteristiche peculiari di tutti i personaggi principali. I momenti più riusciti sono infatti lo scambio diplomatico tra Actarus, il temuto distruttore di Vega, con il generale nemico, e il racconto sulla seconda guerra mondiale di Rigel, che permette il cambio di prospettiva alla base della conclusione della storia.

Come già segnalato il volume è stato pubblicato esclusivamente in Francia, e la lettura non sempre è agevole a causa dei nomi differenti dei vari personaggi, da Maria che diventa Phénicia, allo stesso pianeta d’orgine – Euphor per i francesi e Fleed nella traduzione italiana. A testimonianza della qualità dell’albo, però, è il successo di critica e di pubblico, con il volume di 160 pagine che rientra tra le BD più vendute Oltralpe nel 2021. Tale successo può essere anche alla base della decisione di Go Nagai di riproporre la serie in un nuovo anime previsto da agosto 2023: sembra che il pianeta Terra abbia ancora bisogno di Goldrake.

Massimo Cappelli

"Fa quel che può, quel che non può non fa"

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