Zagor: le storie preferite da Butch Walts

//
4 mins read

Ormai conoscete tutti Butch Walts, il mio amico d’infanzia con cui ho condiviso tantissime letture – e tantissimi albi di Zagor – quando eravamo ragazzini e poi adolescenti (come ho già spiegato più volte sulle pagine di uBC). Gli avevo promesso di farlo partecipare a questa rubrica: ora il momento è giunto e gli lascio volentieri la parola…

“Sono cresciuto insieme a Marco prima di tornare in America alla fine del liceo – e quello è stato anche il momento in cui ho smesso di leggere Zagor, prima che la mia passione si riaccendesse con la seconda odissea americana. Molte delle mie storie preferite risalgono alla Golden Age nolittiana e delle mie due preferite in assoluto, La marcia della disperazione e Odissea americana, ho già parlato abbondantemente in questo articolo. Approfitto quindi della libertà che Marco concede ai suoi partecipanti per inserire queste due storie nella mia “seconda cinquina”, in modo da non ripetere le motivazioni su di esse e dedicare cinque commenti ad altre storie che ho amato particolarmente.”

Queste sono le 5 storie zagoriane preferite da Butch.


Terrore dal sesto pianeta (albi 178-182), di Nolitta & Ferri/Bignotti
L’indimenticabile canto del cigno per il creatore di Zagor, anche se l’avremmo scoperto – tutti – soltanto in séguito. Hellingen era il “nemico” che preferivo, già protagonista di ottime storie (di cui ho parlato con Marco qui e qui) in cui l’iniziale connotazione da semplice mad doctor si era evoluta e perfezionata, ma in questa occasione sembra davvero imbattibile fino all’inaspettato – e geniale – epilogo: il grandissimo pregio di Nolitta è stato infatti quello di coniugare fantascienza pura e magia indiana, con quest’ultima che consente al nostro eroe di ribaltare la situazione ma non con un semplice espediente “tecnico”, bensì con una vera e propria investitura spirituale. Le armi di Rakum possono essere impugnate soltanto da chi ne è degno: e in questa occasione Patrick Wilding diventa davvero – e definitivamente – lo Spirito con la Scure, il campione dell’intera umanità che verrebbe altrimenti annientata. Passare da questa favolosa avventura agli incontri di boxe dell’albo successivo (soprattutto, passare da Nolitta & Ferri a Pezzin & Gamba…) fu uno choc da cui mi sarei ripreso soltanto molti anni dopo.

Il buono e il cattivo (albi 104-107), di Nolitta & Ferri
Una storia magistrale e appassionante: sarebbe probabilmente più in alto nelle preferenze dei lettori se non fosse letteralmente “attorniata” dagli altri capolavori della Golden Age. Ferri è al top e anche Nolitta è in grandissima forma, nonostante qualche piccola pecca nella sceneggiatura (di cui ho parlato con Marco in questo articolo, a cui rimando per ulteriori dettagli): ma la trama è così coinvolgente che qualche svista – la sorgente avvelenata – o qualche dubbio – la presenza del notaio a Cathedral Peak – passano in secondo piano.

Libertà o morte (albi 89-92), di Nolitta & Donatelli
Lo confesso: da piccolo stravedevo per Ferri e, quindi, non ero entusiasta quando il disegnatore era Donatelli… ma resta il fatto che, in molte occasioni, Nolitta ha affidato proprio a lui storie particolarmente engagées – con protagoniste varie tribù indiane – dall’epilogo amaramente realistico. Sono storie in cui il popolo rosso viene tiranneggiato in vari modi e in cui Zagor, nonostante tutti i suoi sforzi, non riesce a impedire una tragica conclusione: e questo fin dall’inizio degli anni Settanta (con l’atipica vicenda di Mohican Jack) per poi continuare, nella Golden Age, con La rabbia degli Osages e Sandy River. Ma in questo tipo di storie, per me, spicca appunto su tutte l’annientamento dei Seminoles di Manetola, sacrificati prima per un turpe commercio di schiavi e poi per oscuri intrighi di corte. Una trama perfetta e una galleria di comprimari di prim’ordine, tra cui Liberty Sam.

Passaggio a Nord-Ovest (albi 345-348), di Boselli & Marcello
Finalmente il ritorno della grande avventura! Da anni non leggevo più Zagor, poi Marco mi inviò gli albi che componevano questa storia… e la mia passione si riaccese come d’incanto. Era l’inizio di una nuova serie di avventure lontano da Darkwood, con vecchi e nuovi personaggi che emergevano in modo prepotente grazie ai disegni di Marcello e, soprattutto, all’abilità di Boselli e della trama che era riuscito a intrecciare. Una storia fondamentale per l’inizio di una nuova odissea, con Boselli e poi Burattini autori di altre storie notevoli – legate da una continuity serrata – che rinverdivano i fasti dello Zagor che avevo amato tanti anni prima.

La palude dei forzati (albi 465-468), di Burattini & Laurenti
Quand’ero più giovane ero attratto dalle storie lunghe centinaia di pagine, che si dipanavano almeno per 3-4 albi: con la maturità, invece, mi sono reso conto che non necessariamente una storia lunga diventa automaticamente epica e indimenticabile, anzi… Ma in questo caso lo sceneggiatore (assecondato dagli ottimi disegni di Laurenti) riesce a dar vita ad una storia avvincente e mai noiosa, che regge alla distanza pur affrontando una tematica – quella “carceraria” – che poteva diventare trita e ritrita o richiamare troppo da vicino Papillon o altri classici dello stesso genere. La fine di un personaggio storico come “Bimbo” Sullivan, inoltre, colpisce particolarmente nel segno. Una delle migliori storie di Burattini, secondo me (e, a suo tempo, anche secondo uBC che l’aveva premiata con una recensione entusiastica: 92%), giustamente riproposta nei prossimi mesi in un volume brossurato che la raccoglie integralmente.


“La mia personale Top Ten, oltre alla Marcia e all’Odissea di cui parlavo prima, include anche tre “storie dell’orrore” nolittiane che ho letto da ragazzino e che mi hanno letteralmente terrorizzato e affascinato al tempo stesso.”

La marcia della disperazione (albi 112-116), di Nolitta & Ferri/Bignotti
Odissea americana (albi 87-89), di Nolitta & Ferri
La casa del terrore (albi 32-34), di Nolitta & Ferri
L’uomo lupo (albi 48-49), di Nolitta & Donatelli
Vudu! (albi 92-95), di Nolitta & Bignotti

Riepiloghiamo quindi la Top 5+5 di Butch:
Terrore dal sesto pianeta
Il buono e il cattivo
Libertà o morte
Passaggio a Nord-Ovest
La palude dei forzati
Odissea americana
La marcia della disperazione
La casa del terrore
L’uomo lupo
Vudu!

Moltissimo Nolitta e molto Ferri, come diceva Butch all’inizio, ma anche un meritato tributo ad autori più recenti e agli altri due disegnatori storici del personaggio, Donatelli e Bignotti.

Ed ecco la DICIANNOVESIMA classifica parziale, con l’accoppiata Odissea americana / Marcia della disperazione che allunga ulteriormente al comando e Passaggio a Nord-Ovest ormai a ridosso del podio:
(ricordo che, a parità di punti, viene indicata per prima la storia più “vecchia”)

15 punti:
Odissea americana ˄
La marcia della disperazione ˄
11 punti:
Zagor contro il vampiro
Oceano
10 punti:
Passaggio a Nord-Ovest ˄
9 punti:
La rabbia degli Osages
Kandrax il mago
8 punti:
Zagor racconta…
Terrore dal sesto pianeta ˄
7 punti:
Libertà o morte ˄
Tigre!
6 punti:
Zagor contro Supermike
Incubi
5 punti:
Il ritorno del vampiro
La palude dei forzati ˄
4 punti:
La casa del terrore ˄
Ora Zero!
3 punti:
Guerra!
L’uomo lupo ˄
Il buono e il cattivo ˄
Acque misteriose
La lunga marcia
2 punti:
altre 9 storie
1 punto:
altre 31 storie

LA CLASSIFICA COMPLETA

————————
ZAGOR TOP 5 – tutti gli articoli

Marco Gremignai

L'uomo che veniva da Peccioli

Articolo precedente

I consigli di uBC Fumetti 2022: Fumetti italiani

Prossimo Articolo

Topolino e la Spada di Ghiaccio, 40 anni di Argaar e (non) sentirli

Ultimi Articoli Blog