Per la sua discesa in campo nel settore dei collaterali a fumetti, lo storico quotidiano Corriere della Sera dà il via a una collaborazione con la Disney che si protrarrà per anni e anni, con numerose collane. La prima di queste appare in edicola ad aprile 2005: si tratta di Topolino Story, interessante raccolta in cui ciascuno dei 30 volumi brossurati da 196 pagine è dedicato a un anno di produzione disneyana apparsa su Topolino, a partire dal mitico n° 1 datato aprile 1949 (di cui viene allegata in omaggio la riproduzione anastatica).
Oltre ad alcuni dei fumetti pubblicati nell’anno preso in esame, scelti tra quelli migliori ma anche più “caratteristici” per una panoramica il più possibile completa, ciascun volume contiene numerose rubriche in cui vengono presentati aneddoti e curiosità, i personaggi più famosi e soprattutto i grandi autori Disney: tanto per fare un esempio, il primo numero contiene l’inizio della famosissima parodia L’inferno di Topolino, “verseggiata” da Guido Martina e disegnata da Angelo Bioletto (solo gli episodi pubblicati nel 1949: gli altri appariranno nel volume successivo), mentre l’analisi dei migliori autori si apre doverosamente con il cosiddetto “uomo dei paperi”, Carl Barks.
Tra le altre rubriche fisse, sono da segnalare “Come eravamo“, in cui vengono descritti gli avvenimenti salienti di quell’anno in Italia e nel mondo; “Le copertine“, con tutte le cover di Topolino di quell’anno (corredate da dati editoriali e informazioni assortite); e infine “Il mondo Disney dalla A alla Z“, che analizza in dettaglio un personaggio Disney in ciascun numero, iniziando ovviamente da Topolino cui faranno séguito – nei volumi successivi – Paperino, Pippo, Minni, Paperone e via via tutti gli altri.
Nel complesso, la collana riscontra un grande successo anche se, naturalmente, alcuni volumi risultano più “riusciti” di altri: d’altronde, non è sempre semplice accontentare tutti eseguendo una selezione tra centinaia di storie apparse nell’arco di un intero anno… La parte editoriale, ricca e variegata (a cura di Gianni Bono), dà quel tocco in più che i collaterali apparsi fino a quel momento presso altri editori avevano limitato a poche pagine introduttive.
Un anno da segnalare in modo particolare? Per ragioni affettive, legate alla preferenza che ho da sempre per Paperino, scelgo il volume dedicato al 1969: come dimenticare l’esordio di Paperinik e soprattutto alcune battute iconiche, quali “disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera” o il capolavoro di politically incorrectness “tu saresti incapace di derubare un sordomuto cieco e paralitico” che oggi verrebbe censurato?
Dieci anni dopo, il Corriere propone una seconda serie con le stesse caratteristiche della prima, che però inizia curiosamente dal 1980: il volume dedicato al 1979 verrà allegato alla seconda uscita, costituendo una sorta di “numero 0” che collega idealmente le due serie.
L’accoglienza del pubblico, però, è più tiepida rispetto alla prima serie: se, in linea di massima, le rubriche restano le stesse, viene però ridotta la trattazione critica che inquadri i motivi che hanno portato alla scelta di riproporre determinate storie rispetto ad altre. Fermo restando quanto detto per la prima serie (in una selezione, sarà sempre impossibile accontentare tutti), a mio modesto parere la diminuzione del gradimento è da imputarsi anche a due fattori fondamentali: il primo è dovuto alla qualità della produzione presa in esame, oggettivamente inferiore nel complesso rispetto ai trent’anni precedenti. Il secondo è invece dovuto alla scomparsa – almeno per i lettori della mia generazione – dell’effetto nostalgia che aveva contraddistinto i volumi della prima serie, più legati alla nostra giovinezza.
Nonostante ciò, Topolino Story segna un ottimo esordio per le testate del Gruppo RCS nel settore dei collaterali a fumetti, prima di una lunga serie di interessanti collane.
TOPOLINO STORY
Corriere della Sera in collaborazione con Walt Disney Company Italia
I serie: 30 uscite settimanali (anni 1949-1978)
4 aprile 2005 – 24 ottobre 2005
II serie: 31 (+1) uscite settimanali (anni 1979-2010)
24 febbraio 2015 – 22 settembre 2015