… se pensate che il titolo sia un pessimo tentativo di ironizzare su una battuta dozzinale, aspettate di sentire la trama di Super Hxeros (forse) action con componente (forse) erotica pubblicato da J-Pop.
Abbiamo il classico normale Giappone contemporaneo in cui i Kiseichu, normali invasori insettiformi venuti da chissà dove, aggrediscono prevalentemente i normali studenti giapponesi allo scopo di deprivarli dell’energia erotica e farne sterili elettori di Trump involucri privi di fantasia, aspettative, desideri e mettendo quindi in pericolo il futuro demografico del Sol Levante.
A combatterli la squadra HxEros il cui motto è “non si può scrivere Eroe senza Ero” composta da persone con una energia erotica “anormale”. Ovvero tre belle donzelle ascrivibili ai rispettivi “tipi” della “energica” (Momoka Momozono), della “lolita stramba” (Sora Tenkuji), della “aquacheta materna” (Maihime Shirayuki), il classico adolescente maschio di gran cuore e coraggio Retto Enjo e la altrettanto classica “amica d’infanzia” mostruosamente poco sincera con i suoi sentimenti Kirara Hoshino .
Ricaricando la propria energia erotica a suon di palpate, sbirciate e altri eventi ASSOLUTAMENTE accidentali i cinque eroi possono liberare una forza esplosiva che spazza via gli alieni… e i loro vestiti.
Esiste un punto dove si può tracciare la riga tra “idea divertente” e “pura exploitation”? Tra intuizione satirica (gli alieni che “censurano” i “comportamenti vergognosi” dei giovani e dall’altra parte Kirara così sconvolta da essere stata ritenuta, nella sua curiosità preadolescenziale, “troppo erotica” e che è quindi diventata una frigida odia uomini) e banale elenco di stereotipi?
A questa domanda io alzo le mani ed ammetto di stare ancora cercando la quadra, ma ho l’impressione che Super Hxeros la riga l’abbia tracciata e poi si sia collocato con convinzione dalla parte meno interessante.
Perché se avete letto i miei passati articoli non avrete dubbi sul fatto che, nonostante io abbia pure “una certa età”, ancora non smetto di divertirmi a leggere manga d’azione (o non necessariamente d’azione) che abbiano come protagoniste (anche) belle e giovani ragazze, attive e con le idee chiare. Più la “principessa pura” che ad adolescenza ampiamente iniziata arrossisce al pensiero di sfiorare o essere sfiorata e che tanta fortuna ha presso il pubblico maschile insicuro viene tenuta alla larga, più io mi diverto.
Super Hxeros non mi ha divertito manco per una pagina.
Le storie di questo primo volume sono una fiera di espedienti banali per giustificare il fatto che l’eroe combattente e le sue eroine – destinate chiaramente ciascuna a vederlo quale partner di una futura vita di coppia e, altrettanto chiaramente, destinate a fallire in favore dell’unica favorita amica d’infanzia – si trovino in situazioni “compromettenti”. Situazioni compromettenti che sono poi censurate non dagli alieni ma da un’altrettanto ampia pletora di classici effetti banali di mascheratura: vapore, capelli lunghi che convenientemente coprono nudità, bagliori di luce e persino le stesse linee cinetiche dei, chiamiamoli così, combattimenti.
Per essere chiari, abbiamo un manga che non mi ha neanche scomodato per trovare un cugino a cui farlo recensire in quanto quello che viene mostrato di “scabroso” è a tal punto gratuito e banale che l’irritazione supera di gran lunga l’eccitazione e passare oltre è semplicemente naturale.
Un lettore particolarmente pervicace nel cercare di farsi convincere a prendere quest’opera potrebbe sperare che almeno l’azione valga la pena ma, no.
Abbiamo un manga erotico senza erotismo ed un manga d’azione senza azione: gli abbastanza ridicoli invasori appaiono, buttano lì le loro minacce, sovrastano l’eroe spompato, incidente con palpata, esplosione, vittoria.
Non si percepisce la minima tensione e, sicuramente, non si prova il minimo fomento. Sotto entrambi i punti di vista HxEros non solo non gioca nello stesso campionato di Killing Bites o UQ Holder, ma vengono pure dubbi sul fatto che conosca le regole dello sport.
Cosa si salva, ci si chiederà un po’ scoraggiati, si salva la cosa che a questo punto fa quasi rabbia che si salvi: il disegno. Nella media degli shonen harem, Super Hxeros vanta un buon disegno dei personaggi e una più che valida comprensione delle “regole di regia”. Le tavole sono chiare ed i personaggi rappresentati sempre al meglio.
Purtroppo non basta, evidentemente incapace di collocarsi oltre la semplice “recurring gag”, Super Hxeros tira una riga sulla sua possibilità di diventare un manga da seguire, e lo faccio anche io sulla mia lista della spesa:
Super Hxeros